La coltivazione di canapa light è diventata una vera e propria tendenza in Italia: operatori del settore agricolo, ma anche semplici cittadini privati, si cimentano sempre più in uno che è considerato uno dei settori economici del futuro. Perché coltivare cannabis light? I vantaggi di questa pianta sono comprovati ufficialmente: la canapa light ha ottime proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie e combatte efficacemente nausee e mal di testa. I più recenti studi scientifici hanno addirittura evidenziato che la cannabis inibisce la crescita delle cellulale tumorali, poiché induce l’apoptosi, ossia la morte della cellule maligne: ne parla anche l’AIRC, l’associazione per la ricerca sul cancro tutta italiana.
Prima di cimentarsi nell’arte della coltivazione della canapa legale, è bene conoscere le norme vigenti in Italia, onde evitare problemi giudiziari; per saperne di più clicca qui Insomma, le ragioni per utilizzare la canapa sono innumerevoli, motivo per il quale tantissime persone hanno optato per l’auto-produzione e si sono avvicinate alla coltivazione dell’erba legale. Inoltre, coltivare la canapa è quasi diventato di moda e non è più una attività demonizzata come in passato: anche i media e, di conseguenza la legislazione italiana, se ne sono accorti e si sono mossi in tal senso.
Coltivare canapa, un’attività per tutti
Coltivare canapa light è una attività tutto sommato semplice, dal momento che la pianta cresce facilmente e produce infiorescenze per quasi dodici mesi all’anno. La canapa inoltre è una pianta che non ha esigenze climatiche particolari, tali da renderla coltivabile un po’ ovunque, all’aperto come indoor. Avviare una coltivazione di canapa, per coloro che decidono di farlo a livello “industriale”, prevede un iter burocratico abbastanza snello. Dal punto di vista legislativo, anche i piccoli agricoltori privati non necessitano di autorizzazione particolari, tenuto conto che l’unica coltivazione vietata è quella per talea.
Prima di iniziare… attenzione al THC!
Prima di scegliere le sementi adatte alla coltivazione, bisogna assicurarsi che queste siano legali. La lista dei semi autorizzati, il cui THC non è superiore allo 0,2%, è indicata in un elenco stilato dall’Unione Europea. Questo tipo di sementi non richiede alcuna autorizzazione alla coltivazione e può essere utilizzato liberamente. Nel caso in cui si volesse optare per piante con un valore inferiore o pari allo 0,6% di THC, pur sempre legali, le pratiche burocratiche da seguire sono un po’ più complesse. L’agricoltore deve infatti fornire un campione dei semi alle autorità, le quali si occupano di verificare che il valore di THC rientri effettivamente nei limiti di legge.
Tipologie di coltivazione della canapa legale
La canapa è una pianta molto versatile, pertanto si presta a varie tipologie di coltivazione. La più comune è la coltivazione outdoor, ossia in campo aperto, e richiede l’impiego degli stessi mezzi meccanici utilizzati per la coltura tradizionale. La coltivazione in campo aperto viene prediletta da coloro usano la canapa per business, per la produzione di merce a scopo alimentare oppure per la creazione di carta e tessuti.
Per ottenere piante più pregiate e ricche di cannabinoidi, occorre un maggior controllo delle condizioni climatiche, pertanto la tipologia di coltivazione utilizzata sarà quella della serra o indoor. Per una coltivazione di tipo domestico, la pratica più semplice prevede strumenti alla portata di tutti, principalmente lampade led e grow box, che possono essere tenuti direttamente in casa. Le lampade led aumentano la quantità di luce, permettendo di ottenere raccolti migliori e più rigogliosi, per una coltivazione lunga 365 giorni all’anno. Le grow box sono delle vere e proprie serre, con sistemi di aerazione: grazie alle loro dimensione ridotte, possono essere tenute comodamente in casa.
Canapa light: quale varietà coltivare?
Esistono numerose qualità di infiorescenze e chi si avvicina alla coltivazione di questa pianta non ha che l’imbarazzo della scelta. Le infiorescenze più diffuse sono la Finola, la Kompolti, la Carmagnola, l’Elettra Campana e la Tisza. Tra queste qualità, la Finola viene utilizzata per le semine tardive poiché consente di ottenere un raccolto a soli tre mesi dalla semina. La varietà preferita per le coltivazioni in campo aperto è la Kompolti: si tratta di una tipologia di canapa che cresce fino a sette metri di altezza e si può coltivare in soli 130 giorni. La gamma di semi adoperata a scopi cosmetici o alimentati comprende invece Felina, Fedora e Uzo 31.
Come coltivare la canapa light
Dopo aver scelto semi e luoghi deputati alla coltivazione, scendiamo negli aspetti più tecnici legati al terreno. Bisogna dire che la canapa è una pianta resistente e facile da coltivare, tuttavia serve sperimentare un po’ prima di ottenere le migliori qualità di prodotto. La canapa predilige terreni ricchi di sostanze organiche, ben drenati e privi di ristagni d’acqua. Un terreno che non presenta queste caratteristiche di partenza può essere concimato con letame, concimi a base di fosforo o humus di lombrico, da disporre prima dell’aratura. Il terreno ideale risulta quello di medio impasto, composto quindi da argilla, sabbia e limo. Non basta un buon terreno ed è necessaria una adeguata preparazione e aratura. Per quanto riguarda l’irrigazione, la canapa non necessita di molta acqua. L’opzione di irrigazione più efficace è quella a goccia, ossia tramite un sistema di tubicini che porta l’acqua da un recipiente o deposito sino ad ogni singola piantina. La canapa viene preferibilmente piantata durante la stagione primaverile e raccolta in tarda estate o agli inizi dell’autunno, a seconda della temperatura e del periodo di semina.
Dove reperire i semi per coltivare canapa light
I semi utilizzati nella coltivazione dell’erba legale devono obbligatoriamente essere certificati dal Ministero e dall’Unione Europea, motivo per il quale è bene conoscere la normativa specifica. Al giorno d’oggi le modalità di acquisto sono due: presso rivenditori di sementi agricoli oppure in un negozio autorizzato. Il metodo più semplice, soprattutto se si desidera un piccolo orto domestico, è quello di sfruttare la rete facendo sempre attenzione ad acquistare semi legali in Italia. Se invece si fosse più interessati al prodotto finale che al processo di coltivazione, siti come JUSTBOB si occupano di commercializzare erba legale e spedirla a casa senza fare alcuna fatica.