Gli esami di diagnostica più usati: quali sono

La diagnostica è la disciplina della medicina che usa strumentazioni ed esami vari per capire quale sia il problema. Lo scopo di tutti gli esami diagnostici è indentificare e riconoscere la patologia in atto. Diverse persone tutti i giorni soffrono di qualche dolore senza conoscerne la vera ragione; spesso sono sballottati da un esperto all’altro senza trovare una soluzione.

La diagnostica utilizza una serie di esami, sia fisici che di laboratorio, per evidenziare qual è la causa degli effetti che si sperimentano. È molto frequente, infatti, che si notino solo gli effetti della malattia, senza riuscire a riconoscerla in quanto tale.

La diagnostica utilizza esami fisici come l’elettromiografia oppure l’ecografia.

Che cos’è l’ecografia

L’ecografia è uno degli esami diagnostici più usati in assoluto per acquisire immagini della zona da esaminare alla ricerca del problema. In base al tipo di zona scandagliata con l’ecografia, l’esame ha un nome diverso. Si parla di ecografia muscolo-scheletrica, ecografia renale e vescicale, ecografia dell’addome superiore o dell’addome inferiore, ecografia della tiroide e così via.

Con l’ecografia si possono evidenziare calcoli biliari, analizzare la ghiandola tiroidea oppure la vescica. Tutte le anomalie e malformazioni che non si riescono a individuare con la semplice palpazione, si trovano con questa modalità.

Un esame per stabilire lo stato di salute del sistema cardio circolatorio è l’ecodoppler. Si tratta di un’ecografia che viene fatta ai tronchi sovraortici, come le carotidi e le arterie vertebrali, all’aorta addominale oppure all’intero sistema venoso e arterioso degli arti superiori e inferiori.

In particolare, quello agli arti inferiori, si richiede quando ci sono problemi di ritorno venoso, frequente nelle persone anziane. Questi esami servono in caso di problemi al cuore per verificare la circolazione ed essere certi che non ci siano arterie ostruire dal colesterolo oppure che il cuore abbia abbastanza forza per spingere il sangue in ogni remoto angolo del sistema.

Un’ecografia può evidenziare tante cose, iniziando dalle masse tumorali. Non si riesce, ovviamente, a sapere che tipo di massa si tratta, se benigna o meno; per saperlo si dovrà procedere con una biopsia, cioè il prelievo di una piccola quantità di tessuto. L’ecografia per individuare un cancro, può esser fatta a ogni zona del corpo: dalla testa ai piedi.

Che cos’è la elettromiografia

L’elettromiografia è un esame diagnostico che dà informazioni sullo stato dei muscoli, ma anche sulla funzionalità dei nervi periferici.

In diagnostica, si ricorre all’elettromiografia per studiare l’unità motoria, indicata con UM. Si tratta del sistema composto dal corpo cellulare del motoneurone, che si trova nelle corna anteriori del midollo, dalle fibre muscolari e dall’assone motore. Il nervo ha origine proprio da quest’ultimo che, una volta attivato da un muscolo, si dirama in più terminazioni nervose, ognuna collegata a una fibra muscolare.

Questo esame ha lo scopo di analizzare l’attività muscolare a riposo ma anche durante l’attività fisica volontaria quindi si può fare anche la prova sotto sforzo fisico. L’elettromiografia serve anche a studiare le condizioni del sistema nervoso e del sistema motorio del paziente.

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