L’ospedale Pellegrini di Napoli, che è la struttura sanitaria con maggior numero di accessi nel centro storico di Napoli, è in grande difficoltà a seguito della chiusura di una delle sale operatorie e delle infinite liste di attesa. A risentire di questa terribile situazione è l’utenza del pronto soccorso ed i pazienti ricoverati, che non vengono adeguatamente assistiti. A ciò, inoltre, va aggiunto l’aggravarsi della spesa economica, che sta mettendo in ginocchio l’azienda.
La denuncia della direzione dell’ospedale
A denunciare il fatto è stata la direzione ospedaliera del presidio della Pignasecca, la quale ha tenuto a segnalare, in maniera chiara e concisa, i problemi che hanno portato alla chiusura della sala operatoria, nonché la necessità di misure di intervento urgenti per ripristinarne il funzionamento. Infatti, su 4 sale operatorie disponibili, una è stata chiusa, in quanto, come riporta una nota ufficiale del 28 settembre scorso, è stata accertata l’instabilità del soffitto. É stato, quindi, richiesto l’intervento della ditta manutentrice ed è stata sollecitata una perizia tecnica, che, però, non è mai stata attuata.
Nella documentazione inviata alla direzione generale dell’Asl Napoli 1, si legge che i problemi di stabilità del soffitto sono stati riscontrati a seguito del tentativo di fissaggio dell’apparecchiatura elettromedicale. Probabilmente, il problema di fondo è il cedimento della muratura del solaio, che deve essere risolto al più presto, in modo da far tornare operativa tale parte della struttura ospedaliera.
Sembra, infatti, che i maggiori disagi si siano riscontrati con la lampada scialitica, che viene impiegata per illuminare il campo operatorio, che non riusciva a rimanere appesa a dovere, impedendo il corretto svolgimento delle operazioni chirurgiche necessarie. Per tale ragione, ne è stato disposto il distacco, al quale ha seguito, l’inevitabile blocco delle operazioni.
Nelle note sottoscritte dalla direzione del Pellegrino, inoltre, si legge anche la necessità di verifica dello stato dei solai di tutte le sale operatorie e che “è indispensabile un incontro congiunto con gli organi a cui spettano le competenze aziendali per trovare una soluzione”.
La precedente richiesta di intervento
Tuttavia, è importante sottolineare che già in passato la direzione dell’ospedale di Napoli si era adoperata per evidenziare numerose problematiche, ma a tale richiesta di intervento non era seguito nulla. Nel documento, risalente al 13 aprile 2018, infatti, si legge che: “il pronto soccorso accoglie un grosso bacino di utenza con un gran numero di accessi, le cui attività chirurgiche rappresentano un’eccellenza di riferimento nell’Asl, ma tale criticità determina un aumento dei tempi delle liste di attesa e di degenza e, quindi, di costi per l’azienda».
Tra le situazioni che richiedono maggiore intervento, indicate dalla direzione del Pellegrini, vi sono anche la scarsa manutenzione dell’impianto elettrico, il problema delle bombole di ossigeno, l’assenza di parapetti sulla terrazza di copertura, il degrado delle mura esterne con pericolo di distacco di calcinacci e le problematiche relative all’impianto di illuminazione di emergenza.
L’intervento dei sindacati
A farsi avanti sono state anche le organizzazioni sindacali del presidio, che hanno ritenuto gravi le problematiche segnalate dalla direzione ospedaliera, tanto che hanno deciso di procedere con una nota ufficiale, nella quale si legge che: “Le organizzazioni Cgil, Cisl, Uil, Fials FSI del Pellegrini, considerando la gravità della situazione strutturale che coinvolge le sale operatorie, chiedono un incontro urgente con la presidente della prima commissione speciale sulla trasparenza del consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino per investire il livello istituzionale del problema, visto la scarsa attenzione che la direzione strategica dell’Asl sta ponendo verso tutti i presidi cittadini”.