Sabato 13 ottobre, a Napoli, si è verificata l’ennesima violenza ingiustificata, che, questa volta, ha coinvolto alcuni operatori del 118, intenti a prestare soccorso ad un extracomunitario sotto effetto di stupefacenti.
La vicenda
La chiamata di allerta è stata effettuata al servizio di emergenza sanitario da alcuni residenti della zona del Vasto, che si sono allarmati per la presenza di un imponente gruppo di extracomunitari che stavano emettendo schiamazzi e sembravano sotto l’effetto di droga o di alcol. Una vola arrivati sul posto, gli operatori in servizio si sono accorti che un uomo era sdraiato a terra privo di sensi e che diverse persone intorno a lui cercavano di metterlo in piedi, ma senza riuscirci.
Verso le 22.30, l’equipaggio dell’ambulanza ha, quindi, cercato di farsi largo tra la folla per verificare le condizioni di salute del malcapitato, ma senza riuscirci. Del resto, la scena dell’intervento è apparsa fin da subito poco sicura, sia al medico, che agli infermieri, dal momento che diversi uomini tra i presenti, continuavano ad agitarsi e ad inveire contro di loro, per allontanarli. Alla fine, i soccorritori sono stati completamente circondati e non hanno potuto raggiungere l’uomo di origini africane riverso a terra. Secondo gli extracomunitari presenti, infatti, lo sventurato stava solo dormendo e non aveva bisogno di alcun tipo di aiuto. Ad intervenire sarebbe stata anche una donna italiana, che si è presentata come la compagna dell’uomo, intimando, come gli altri, all’equipe medica di andarsene.
Il provvidenziale intervento di una camionetta dell’esercito
Sono stati attimi di terrore per gli operatori del 118, in quanto, ad un certo punto, oltre alle minacce verbali, gli extracomunitari sono passati a quelle fisiche. Infatti, un uomo, ha afferrato una bottiglia ed una siringa, che ha sventolato con foga sui soccorritori, i quali, spaventati, hanno chiamato via radio la polizia, la quale ha inviato repentinamente una camionetta dell’esercito.
Una volta giunti sul posto, i militari hanno sgomberato l’area, permettendo agli operatori sanitari di prestare soccorso all’uomo riverso a terra, che è risultato essere sotto l’effetto di stupefacenti. É stato, quindi, disintossicato sul posto, anche perché presentava evidenti difficoltà respiratorie e non poteva attendere di giungere in ospedale.
Il problema del rischio delle scene d’intervento
Nessuno dei componenti dell’equipe medica, quindi, ha subito danni, ma ha dovuto fare i conti con un grande spavento. Infatti, per l’ennesima volta, si è assistito ad un episodio di violenza, che ha coinvolto gli esponenti del 118. Tale increscioso incidente rilancia l’allarme sul rischio delle scene di intervento. In particolare, alcune zone urbane sono poco sicure e spesso l’incolumità degli operatori viene fortemente messa a rischio, nonché l’assistenza sanitaria. Bisognerebbe, dunque, attuare dei provvedimenti, che permettessero di limitare i rischi, così da far agire il 118 in totale sicurezza. Per ora non vi sono proposte al riguardo, ma si spera che con il tempo si troverà il modo di risolvere anche questo increscioso problema, che sta diventando un vero e proprio andicap.